Fiorenzo Fallani


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salvatore Fiume

Nasce a Firenze nel 1934 e, non ancora quindicenne, durante le vacanze scolastiche comincia a frequentare una vecchia Bottega d’Arte. In questa antica bottega fiorentina, si avvicina per la prima volta ai diversi sistemi di stampa e inizia a nascere in lui quell’interesse profondo per le tecniche di riproduzione, destinato a rafforzarsi di anno in anno, a cui si dedicherà sempre con grande entusiasmo ed energia. Preso da questa sua passione, dopo il secondo anno delle scuole medie superiori, sceglie di abbandonare la scuola per lavorare a tempo pieno in uno stabilimento grafico dove si realizzavano matrici per diversi sistemi di stampa. Il reparto di fotomeccanica lo affascina e lo mette in contatto con un mondo, per lui, quasi magico perché si adottava ancora lo stesso procedimento inventato circa un secolo prima e che per tanti anni non aveva ancora conosciuto ulteriore progresso; progresso che in pochi anni arrivò tutto insieme, rivoluzionando completamente il sistema riproduttivo. Il nuovo sistema comportava una nuova cognizione per la preparazione delle matrici e il giovane Fallani, che vive sul campo questo momento di grande cambiamento, passa dall’esperienza fotomeccanica alla ricerca cromatica delle matrici da stampa.
Nel novembre 1959 viene chiamato a Venezia alla direzione tecnica di uno stabilimento grafico. Venezia diventa la sua nuova città. Qui in quella che dal quattrocento fino al settecento fu la capitale europea della grafica e della stampa, conosciuta e apprezzata dagli artisti di tutto il mondo per le sue prestigiose botteghe, lo stampatore-artista Fiorenzo Fallani trova la secolare tradizione a cui ispirarsi, le radici su cui innestare le sue sempre fertili e innovative ricerche nel campo delle tecniche applicate in questo settore.
Nel 1968 apre il suo laboratorio di serigrafia e comincia ad entrare in contatto con il mondo artistico veneziano.
Nel 1970 viene chiamato dal Prof. Umbro Apollonio, allora direttore della XXXV Biennale d’Arte di Venezia, alla direzione tecnica del Laboratorio Sperimentale allestito all’interno del Padiglione Italia dove rimarrà per tutta la durata della manifestazione. Da quel momento il suo laboratorio sarà frequentato da artisti nazionali e internazionali come Emilio Vedova,  Giuseppe Santomaso, Gianni Dova, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro, Salvatore Fiume, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Carlo Guarlenti, Virgilio Guidi, Bruno Saetti, Mauro Reggiani, Mimmo Rotella, Hans Ricter, Max Bill, Joe Tilson, Alice Aycock, Janez Bernik, Joze Ciuha, Hsiao Chin, Harold Stivenson, Leonardo Cremonini  ecc.
Nel 1978 gli viene assegnata, dal’Accademia di Belle Arti di Venezia, la cattedra di Serigrafia, dove insegnerà fino al 1992.
Dal 1997 al 2006 ha realizzato 19 esposizioni con seminari, nelle seguenti città: Messina – Museo Nazionale, Dakar (Senegal) – Centre Culturele Leopold Sengor, Messina – Museo Regionale, Sumy (Ucraina) – Galleria di Grafica dell’Università, Varsavia (Polonia) – Museo dell’Accademia di Belle Arti, Kracovia (Polonia) – Dipartimento di Design dell’Università, Sumy (Ucraina) – Museo delle Arti, Lubiana (Slovenia) – Centro Culturale Cankarjev Dom, Atene (Grecia) – Istituto Italiano di Cultura, Venezia – Galleria del Cavallino, Accra (Gana) – Museo Nazione, Oslo (Norvegia) – Istituto Italiano di Cultura, Lagos (Nigeria) – Istituto Italiano di Cultura, Work Shop di due giorni all’Università, Trieste – Studio Tommaseo, , Marsiglia (Francia) Istituto Italiano di Cultura, Brunico, Buseo Civico della Grafica, Bled (Slovenia), Fondazione Jjoze Ciuha, Oderzo (Treviso) Associazione culturale Cà Lozzio incontri “ Omaggio a Virgilio Guidi” , Città de Guatemala (Guatemala) – Istituto Italiano di Cultura.
Nel dicembre 1997 il Centro Internazionale di Grafica di Lubiana gli dedica una mostra antologica nella Galleria Tivoli, esponendo 75 opere di altrettanti artisti italiani e stranieri che hanno lavorato nel suo laboratorio. Contemporaneamente, nell’Accademia di Belle Arti di questa città, Fallani tiene un seminario aperto agli Artisti Sloveni dove illustra le sue idee e le sue esperienze di una serigrafia innovativa sperimentale.


“...l’artista ha trovato un incentivo straordinario fornitogli dalla scoperta di un procedimento, la serigrafia, che ha sperimentato e sostanzialmente mutato col concorso di un ammirevole tecnico qual è Fiorenzo Fallani, un artefice veggente come lo fu per la grafica Bauhaus Karl Zambitzer, e che è fuori da ogni routine riproduttiva e meccanica...” (Carlo Ragghianti)

Fiorenzo Fallani ha il merito di aver trasformato la serigrafia da strumento di mera riproduzione a tecnica raffinata e innovativa con la quale gli artisti possono creare opere dagli effetti cromatici, plastici e perfino tattili.” (Toni Toniato.)

A tutt’oggi nel suo laboratorio di Venezia, Fallani ha collaborato con 195 artisti  con un totale di 1011 soggetti.
Nel 1997 ha pubblicato un catalogo “La serigrafia di Fiorenzo Fallani” con il nome degli artisti, in ordine alfabetico con tutte le foto dei soggetti e relative schede tecniche.

 

 

 


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