Completati nel 1965 gli studi accademici in Pittura sotto la guida di Bruno Saetti, velocemente abbandona la figurazione e i dettami scolastici, comunque fondamentali, per rivolgersi a nuovi universi d'immagine suggeriti dalla diffusione di materiali di origine industriale frutto delle moderne tecnologie quali poliuretano, perspex, acetato, smalto di sintesi. La scelta di estetica e di contenuti permette a Gea D'Este di superare le tradizionali discipline artistiche arrivando a eliminare la distinzione tra supporto e superfice che si fondono in un atto unico. Questo sarà alla base dell'operare artistico cui si aggiungeranno frequentemente metafore introspettive con gesti simbolo quali lacerazione, incisione, annullamento.
E' del1968 la prima mostra di Gea D'Este cui segue una ricca attività espositiva.
Nello stesso periodo inizia la collaborazione, durata per alcuni decenni, con il Museo di Storia Naturale di Venezia, come disegnatrice scientifico naturalista, attività importante anche per la capacità di controllo sul proprio lavoro acquisita nell'ambito culturale del museo che si estenderà al lavoro artistico.
Invitata nel 1977 da Umbro Apollonio alla 11° Biennale Internazionale della Piccola Scultura di Padova ottiene il 1° Premio. Sempre su invito di Umbro Apollonio partecipa nel 1979 a “Trigon 79 - Masculin/Feminin”, alla Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum di Graz. Nel 1993 partecipa alla Biennale XLV di Venezia in “Insulae & Insulae”. Numerose le personali in varie città italiane e a Venezia, in particolare nella prestigiosa galleria Bevilacqua La Masa. Invitata da Dino Marangon partecipa nel 2009 alla mostra “Oltre il Paesaggio” e nel 2018 a “Pittura di Guerra” entrambe allestite a Villa Brandolini di Pieve di Soligo (TV). Nel 2012 è a Palazzo Mocenigo di Venezia sede del Museo del Tessuto e del Costume con la mostra “Tessuto non Tessuto”, presentazione di Dino Marangon che di Gea D'Este cura nel2019 una retrospettiva a Villa Brandolini di Pieve di Soligo, con testo critico di Gianluca Macovez oltre che dello stesso Marangon e intervista di Gabriele Salvaterra.
E' più volte intervenuta su testi poetici di Cristiana Moldi Ravenna e recentemente sui testi riportati in Exit Esistenza.